DERMATOLOGO UNIVERSITARIO PROFESSORE PIETRO SANTOIANNI NAPOLI
Attualità negli Studi in Dermatologia
vedi anche sulla ACNE
http://www.pietrosantoianni.net
https://acneterapia.wordpress.com/
ACNE E COMPLIANCE
ACNE CAUSE E PATOGENESI
vedi anche Research News in questo sito
La radiazione UV solare è assorbita da proteine enzimatiche e strutturali, coenzimi, ac.nucleici, lipidi, etc con effetti sui sistemi cellulari (produzione di specie reattive dell’ossigeno, radicali liberi, alterazioni di proteine e di attività enzimatiche, perossidazione lipidica e danni membrane cellulari, soppressione sintesi replicativa DNA, attività citotossica e attivazione di una cascata di mediatori cellulari con le loro complesse interazioni).
La radiazione solare esercita su alcune manifestazioni cutanee effetti terapeutici (psoriasi, vitiligine, etc) ma anche effetti dannosi (fotoinvecchiamento, fotocarcinogenesi, immunosoppressione).
Numerosi studi sono riportati sul ruolo esercitato dalla radiazione solare sull’acne. Oggi si ritiene che la luce ultravioletta sia in grado aggravare e probabilmente indurre l’acne. E’ di riscontro molto frequente la recidiva dell’acne in autunno. Inoltre, il potenziale acnegenico di sostanze può essere aumentato dall’azione contemporanea dei raggi ultravioletti. Però, d’altro canto, è chiaro che alcune radiazioni solari possono, in determinati momenti della malattia, essere utili.
Infatti UVB e UVA hanno effetto antinfiammatorio, cosmetico e pigmentogeno; il visibile ( luce blu e rossa) presenta effetto positivo (attività antinfiammatoria e antibatterica?).
La fotoprotezione risulterebbe pertanto di grande utilità perché fornisce: a) schermo dalla radiazione e b) potenziamento della fotoprotezione naturale con incremento dei sistemi (antiossidanti, etc). Inoltre, la esposizione graduale ad UV (“hardening”) risulta utile per: ispessimento del corneo, pigmentazione, modulazione della risposta immunitaria e induzione di emossigenasi e altri sistemi di protezione.
Per l’acne viene proposto un trattamento ciclico secondo le seguenti modalità:
– nei primi giorni di esposizione solare protezione dall’ UVB;
– nelle successive 2-3 settimane nessuna protezione solare;
– invece, in seguito a prolungata esposizione solare: protezione media o alta verso l’UVB per limitare l’iperproliferazione dei cheratinociti (dopo iniziale depressione) ed il fenomeno della comedogenesi (l’incremento della comedogenesi è stato dimostrato sperimentalmente dopo irradiazione UV); e protezione bassa verso l’ UVA, per lo stress ossidativo della prolungata esposizione.
(M. Nino)